Il karma

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Sempre più spesso si sente parlare di Karma, ma che cosa è esattamente?
Il termine karma deriva dalla parola sanscrita “karman” e significa letteralmente “atto, azione”. Con questo ci si riferisce alla legge di causa-effetto secondo la quale tutto ciò che ci accade è il risultato di una nostra azione precedente.

A volte ci si riferisce al karma come se noi ne fossimo vittime, come se la nostra vita fosse il frutto di un destino contro il quale non possiamo fare niente e che premia solo alcuni fortunati. In realtà il karma implica tutto il contrario. Il singolo individuo ha un ruolo determinante in ciò che gli accade in quanto ogni sua azione ha conseguenze che prima o poi si rifletteranno sul suo futuro. Ecco quindi che si innesta un principio di azione-reazione che niente ha a che fare con la casualità.
Le nostre azioni si ripercuotono nella nostra vita, sia in quella attuale sia nelle vite future, non sotto forma di punizione ma come conseguenza di una nostra azione.
Il karma è direttamente collegato al tema della reincarnazione della quale è un elemento chiave. Questa infatti non avrebbe motivo di essere se non ci fosse il karma e quindi la possibilità di progredire attraverso il ripetersi di esperienze simili.

La prima volta che si è parlato di karma risale all’VIII secolo a.C. nelle Upanisad Vediche, un insieme di riflessioni religiose e filosofiche tramandate per via orale. In base a queste il karma era legato al senso di rinuncia per assicurarsi una reincarnazione migliore e il carattere e le condizioni di vita di una persona erano determinati dai propri desideri in quanto questi portano ad agire in un determinato modo e quindi a creare uno specifico karma.
Il karma è anche l’elemento centrale di buddismo e induismo.

Nel buddismo si sostiene appunto che il karma sia generato da azioni e intenzioni, con particolare attenzione a queste ultime in quanto una buona azione fatta solo per opportunismo o per apparenza non genera necessariamente un karma positivo. Qui il karma ha soprattutto una valenza spirituale in quanto ciò a cui si aspira è una progressione che porti poi all’illuminazione.
Nell’induismo, infine, si allarga il concetto di karma anche a doveri personali e sociali legati alle caste, un buon karma permetterà infatti di accedere ad una casta superiore.

Una volta che diventiamo consapevoli del nostro karma possiamo anche intervenire per modificarlo, la nostra vita è fatta di una miriade di possibilità in divenire e in base alla strada che scegliamo possiamo cambiare il nostro futuro. A volte tutto ciò è abbastanza evidente, altre è più complicato, altre ancora per scoprire i cosiddetti blocchi karmici che ci portano a ripetere sempre le stesse esperienze dobbiamo ricorrere all’aiuto della meditazione o dell’ipnosi regressiva, in quanto possono aver avuto origine nelle nostre vite precedenti.

Cambiare il karma non è impossibile ma per farlo non basta ricordare cosa li ha provocati e prenderne atto, occorre poi passare alla pratica effettiva attraverso il perdono e la purificazione.
Per annullare un karma negativo dobbiamo compiere un’azione opposta a quella che ha provocato nella nostra vita precedente tale karma, il tutto mossi da un’intenzione pura e sincera.
Se vuoi scoprire quali sono i nodi karmici che ti porti dietro dal tuo passato una seduta di ipnosi regressiva alle vite precedenti potrà senz’altro esserti di aiuto, contattami per maggiori informazioni!

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